OSSERVARE, ASCOLTARE, ESPRIMERE

Scrivere, come leggere, può ri-creare la realtà in un’esperienza intimamente autentica.

Ri-creativa.

La teoria che viene in supporto alla scrittura creativa può essere appresa, esercitata. Resa propria, può essere superata scrivendo e, narrando, dimenticata.

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lunedì 19 novembre 2018

Seminari di narrazione autobiografica - Tre laboratori sulla narrazione di sé


Percorso sulla narrazione di sé



Perché proprio dei seminari esperienziali sulla scrittura di sé?
Nelle ricerche scientifiche sulla scrittura e il benessere “si è rilevato che già la semplice denominazione verbale di un’emozione ha effetti positivi sul vissuto relativo all’esperienza in questione e sull’esperienza di sé in generale” (Schwartz, 1990; Pennebaker, Chung, 2007, Solano, 2007). Questi dati, che appaiono già significativi,  aprono ad un’interessante domanda: che cos’è il ‘’?

“Differenti prospettive teoriche concordano su un punto: ci sono almeno due fondamentali sfaccettature del Sè: l’‘Io’, un soggettivo e implicito senso del sé, agente causale e pensante, e il ‘me’, un senso del sé oggettivo ed esplicito, con peculiarità e caratteristiche uniche e riconoscibili, rappresenta l’idea che una persona ha di se stessa” (Mammarella, Di Domenico, 2011).



Nello scrivere, più che nella conversazione, queste due ‘sfaccettature’ si trovano a interagire tra loro. In particolare nella scrittura autobiografica, ‘Io’ e ‘me’ vengono riflessi nei ruoli del protagonista, agente causale di ogni storia raccontabile, con ‘desideri’ e ‘obiettivi’ propri, che si sviluppano generando una trama, …come avviene anche in un film; e del narratore: personaggio riconoscibile dalla sua ‘voce’, a volte personificato, ubiquitario al racconto, che lo esplicita e lo oggettivizza.

Rielaborando l’esperienza personale queste due parti, che compongono il Sé, vengono riunificate attraverso le parole sotto lo sguardo e nella mente dello scrittore: la persona reale che affida le vicende del protagonista alla voce del narratore.

Rispetto la componente rielaborativa insista nello scrivere, gli studi condotti sulla memoria autobiografica (Mammarella, Di Domenico, 2011) la mettono in relazione all’abilità, presente in ognuno di noi, di “creare una storia della vita personale”. Questa creazione “richiede competenze linguistiche e narrative”, che possono essere esercitate, stimolate, sviluppate.




Avere la possibilità di sfogliare ‘l’album dei propri ricordi’ vuol dire avere l’opportunità di convertire delle immagini (è questa la materia prima di ogni ricordo), delle scene, delle esperienze, …delle emozioni, in parole. Ripercorre memorie - arricchirle di dettagli e sensazioni, collegarle tra loro, colorarle, conferirgli una profondità ed un significato più ampio - è già creare una storia.
E’ già risvegliare la presenza di un narratore.

Nei “Seminari di narrazione autobiografica” del WriteClub Lab potrai trovare uno spazio dedicato in cui ‘mettere su carta’, dove poter dare voce alle tue emozioni, passate e presenti. Potrai trovare un tempo in cui cercare le parole, e ‘rileggere’, nel presente, una storia che merita di essere raccontata.
La prossima storia è ancora tutta da scrivere...!

Giovedì 29 novembre all’Herzog ristobook caffè letterario c’è un posto anche per te!

Prenotazioni al 338.9866874.

mercoledì 31 ottobre 2018

Creative Writing, corso semestrale


Nel 1935 il Writing Workshop diventa il master più prestigioso delle università, come i corsi di scrittura creativa erano diventati presto materie autonome. Da questi corsi ed università escono scrittori come Philip Roth, Ernest Hemingway, drammaturghi come Cormac McCarthy.

Dire creative writing negli anni sessanta vuol dire minimalismo - cultura antitetica a quella del consumismo -, short novel, conceptual art, haiku: ridurre per racchiudere l'esperienza.
Oggi vuol dire 160 caratteri, tweet, condividere immagini, scrivere post.

Sembrerebbe che la scrittura - iniziando dalla preistoria - possa rappresentare un processo semplicemente capace di sviluppare profondi cambiamenti culturali.






Seguendo questo modello didattico, in cui la teoria viene direttamente applicata, in cui le regole vengono apprese per essere superate - per poter meglio essere comprese, per poterle confrontare con la tecnica -, ognuno è naturalmente portato a trovare la strada più congeniale, o forse la più vivace e creativa, per sviluppare la capacità di narrazione e narrazioni.

                                         Cliccare per info.


Il corso inizia mercoledì 7 novembre, alle 18:30, presso il Centro Culturale di San Salvo, si sviluppa in 13 lezioni di un'ora e mezza.

Per gli studenti con più di 16 anni l'attestato di frequenza rilasciato al termine riconosce crediti formativi per le attività extrascolastiche.

giovedì 4 ottobre 2018

Tecniche narrative al Salone dello Studente di Pescara

4 ottobre 2018 - Workshop: Come affrontare il primo colloquio di lavoro



In questa conferenza, affrontata con un deciso metodo esperienziale, abbiamo utilizzato degli esercizi di scrittura creativa per sviluppare i temi dell'autostima e dell'autoefficacia.

Dopo una breve introduzione in cui abbiamo definito insieme cosa si intende per colloquio di lavoro, chiediamo a dei giovani studenti delle superiori di prendere i loro smartphone e di iniziare a scrivere.




































Rileggiamo e giochiamo con queste parole scritte, mischiandole, associandone altre, collegando sempre di più i temi principali della conferenza con la propria, personale, esperienza quotidiana.

In questo modo abbiamo creato un nuovo testo, che molti ragazzi hanno avuto piacere a condividere.

Questo testo non parlava certo del primo colloquio di lavoro, ma di sicuro la voce che parlerà in quel colloquio sarà la stessa.

Un ringraziamento va all'ASPIC Pescara che ha reso possibile questa semplice e importante esperienza.