OSSERVARE, ASCOLTARE, ESPRIMERE

Scrivere, come leggere, può ri-creare la realtà in un’esperienza intimamente autentica.

Ri-creativa.

La teoria che viene in supporto alla scrittura creativa può essere appresa, esercitata. Resa propria, può essere superata scrivendo e, narrando, dimenticata.

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lunedì 30 marzo 2015

Trucchi - Dilungarsi sugli antefatti

Niente è sbagliato se c'è la voglia di andare avanti.
Nei prossimi articoli troverai una selezione degli 'errori' che capitano solo a chi scrive.
Tante possibilità di impiegare creativamente il lavoro già fatto…
Tanti esercizi per superarsi e proseguire con una marcia in più!


3. Girare a vuoto e dilungarsi su antefatti.


Spesso per prendere dimestichezza con un personaggio o un'ambientazione è importante imparare a conoscerla, a familiarizzarci per poterci 'entrare dentro'.

In questo modo lo scrittore allontanandosi dall'idea originale avvia un processo che gli è molto utile per riuscire a testare e sviluppare le sue capacità ma che, allo stesso tempo, forse non è altrettanto utile al lettore e all'economia della storia.

Il rischio maggiore è di 'perdere il filo' e di ritrovarsi con pagine che si percepiscono come molto utili ma che confondono rispetto lo sviluppo successivo.

In realtà a volte 'girare a vuoto' può segnalare il bisogno di prendersi uno spazio e del tempo per riflettere su dove si vuole andare, prima di poterci 'entrare dentro'.
Quindi in ciò che si scrive in questa modalità possono emergere ottimi spunti, indizi preziosi, come può semplicemente rappresentare una pausa da un'aspettativa sulle nostre capacità e sulla storia che, come scrittori, non vorremmo mai deludere.




Non è mai semplice riuscire a cominciare la storia dal vivo dei fatti e restate aderenti alle azioni, che sono il vero fulcro della trama. In realtà un buon racconto breve, a differenza di un romanzo, ruota intorno a questo: saper 'guardare da fuori' il proprio lavoro.
Allo stesso tempo in una prima stesura divagazioni e digressioni dal tema principale sono sempre lecite. La dolorosa fase di revisione serve proprio a tagliare il superfluo, a far emergere dal volume solo le parti necessarie.

Fare un passo indietro vi aiuterà a mettere a fuoco cosa state scrivendo, per 'vedere' dove sono dirette le azioni. Per ricordare a voi stessi di cosa davvero volete scrivere.
Stilare una breve scaletta dei principali fatti può essere utile.

A dispetto di quanto non si dica - e in modo particolare dopo i primi racconti scritti 'di getto' - anche il racconto breve può essere pensato a lungo prima di essere scritto. Ciò che non viene pensato a sufficienza, prima o poi busserà per essere preso in debita considerazione.

Se vi piace quello che avete scritto 'girando a vuoto' potete aggiungere un prequel, o un sequel, che possa introdurre o portare a compimento la parte che avete creato. Forse ad un certo punto rileggendo vi accorgerete che la storia funziona, ed è terminata.
A quel punto, se tutto questo vi è piaciuto e avrete la sensazione di 'non aver buttato via niente', vi potrete sentire liberi di scrivere un’altra storia tornando alla vostra idea originale!

Per aiutarvi ad uscire dalle 'sabbie mobili' potete porvi alcune domande:
Sto scrivendo la storia che desidero o la storia che immagino possa piacere agli altri?
Quello che sto scrivendo è utile alla storia o solo 
a me?
A cosa mi può servire 'girare a vuoto', cosa mi può dire di me?
Può essere utile stilare una breve scaletta?
A volte 'perdere tempo' è la strada più breve arrivare dove vogliamo!